
Sono entusiasta di vedere che tutto è ancora come lo avevo lasciato, nonostante questa città abbia continuato a cambiare alla solità velocità della luce. Mi è sembrato di rientrare in un letto appena lasciato, con le coperte ancora calde e la sagoma del proprio corpo nella quale rientrare comodamente. Allo stesso modo mi sono subito riadattato al cibo caratteristico, al vento mattutino capace di penetrare i più reconditi recessi corporei, nonostante l'abbigliamento da boscaioli canadesi, e persino al sentir parlare con la grazia degli affetti da raucedine. Stasera mentre preparavo da mangiare ho acceso la radio, e ho potuto riconstatare con gusto che la lingua olandese sta alla canzone d'amore, come le emorroidi alla gioia di vivere.
A parte queste considerazioni da emigrante puntiglioso, in Olanda si sta bene come due anni fa, né più né meno, ed ho anche la fortuna di una casa strepitosa.
3 commenti:
tu ti fa'ccanne?
Tu vuo' fa' la fine di Bobmallo!
metti tante fotine!;P
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