sabato 4 dicembre 2010

The Lampredotto connection (part 1)


Marcel mi aveva avvertito: se torni a lavorare con noi, devi prepararmi il Lampredotto. Faccio un passo indietro e spiego l'antefatto.
Due anni fa avevo raccontato a Marcel (il capo dello studio ndr) dell'esistenza di un piatto tipico di Firenze, detto appunto Lampredotto, che aveva solleticato la sua curiosità di raro esempio olandese di amante della buona cucina, e l'ha spinto a darsi da fare per procurarsi lo stomaco di mucca. Ora, dal momento che in Olanda le interiora della mucca vengono buttate via, per acquistare un esemplare del suddetto stomaco, più precisamente il quarto, si richiede di convincere un allevatore a salvarne uno durante la macellazione, e soprattutto spiegargli cosa cavolo ci se ne vuole fare.
Le promesse vanno mantenute, ed ecco che Marcel mi annuncia al mio arrivo in Olanda di aver trovato un allevatore disponibile, e che presto si farà una cena a base di Lampredotto. Arrivato il primo freddo (boia), questa settimana Marcel mi fa sapere che venerdì saremmo andati alla fattoria a prelevare il prezioso organo vaccino, per cui ieri pomeriggio di buon ora, sotto una suggestiva nevicata ci siamo recati alla fattoria in questione, armati di tutte le buone intenzioni necessarie. Devo dire che la gita mi ha dato la possibilità di vedere un pezzo di Olanda che ancora non avevo potuto apprezzare, ovvero la famiglia di allevatori che si riposa il venerdì sera attaccandosi alle bottiglie di Heineken come neonati al biberon. Nel corso della nostra visita abbiamo dovuto giustamente rispiegare il motivo di tanto interesse verso uno stomaco di bovino, con argomentazioni a mio avviso non molto comprese, come testimoniava la faccia del contadino quando ci ha detto sull'orlo dell'imbarazzo "ce lo farete assaggiare prima o poi!". Ci scommetterei la bicicletta che mentre lo diceva, dentro di sé stava pensando "ma con il cazzo che mangerei quel troiaio, poi dice che gli italiani cucinano bene...".
Ahimé la risposta del contadino alla nostra richiesta è stata purtroppo negativa in quanto, come ci ha voluto dettagliatamente illustrare, per recuperare il quarto stomaco bisogna essere abbastanza abili da agguantarlo al volo mentre le interiora della mucca cadono in un apposito buco di scarico. Durante la spiegazione ho ringraziato il cielo di essere stato a digiuno.
Fatto sta che ci ha promesso di metterlo da parte per la prossima settimana, costringendoci a rimandare la famosa cena. Stay tuned.

8 commenti:

Indro Neri ha detto...

Effettivamente devo ancora da scoprire una ricetta di trippa olandese (se si eccettua il pia ku mondongo delle Antille). Sono molto curioso di sapere come va a finire.

Nadia Spinosa ha detto...

scusa ma ammettendo che lui riesca a prendere la parte giusta dello stomaco in questione, tu sai davvero come prepararlo?complimenti!come stai banko?fa freddo eh!vabbe un bacio aspetto con ansia di sapere come andrà a finire...

Unknown ha detto...

suggerisco x il bene di tutti di farsi inviare rapidamente qualche Kg di lampredotto da Firenze
perchè ammesso che l'allevatore ti dia un pezzo di stomaco ci sono due problemi: ti daranno trippa o lampredotto? come si lavora prima di cucinarlo?
perchè quello che si compra alla coop è già pronto per cuocerlo ma prima, secondo me, lo sterilizzano e/o lo fanno bollire
caro lorenzo la vita del migrante è dura
saluti & baci
maurizio

Anna Ravoni ha detto...

concordo con Maurizio: un corriere veloce e il lampredotto ti arriva da Firenze, magari dal mercato delle Cure, che è uno dei migliori e .... i tuoi amici potranno finalmente gustare il vero lampredotto!! Ciao Lorenzo, come stai? Ti sento in ottima forma, sicuramente meglio che in questa .... piatta collina fiesolana. Un bacio. Anna

maurizio il polva ha detto...

questa la voglio proprio vedere, lampredotto made in Holland, e come lo chiamiamo Lamp Red Ockt ? mi sa che é impresa titanica ( icché 'un si farebbe per un po'd'odore di suolo natio....)in attesa di sviluppi,consiglio anch'io consegna par avion da Peretola, salutoni Lorenzo

maurizio il polva ha detto...

aggiungo che potrebbe essere un bel business, ci hai mai pensato ad aprire un bel banchino nel centro di Rotterdam con la scritta:
"Al lampredotto - ware florentijns voedsel - lamprei, pens, achtersteven", la materia prima la forniamo noi, già cucinata, via aerea........( forse rende di più che fare l'architetto.....)

BANKO ha detto...

Ringrazio tutti per i commenti, per le giuste obiezioni e per i graditi suggerimenti.

@maurizio: avevo già pensato ai problemi sanitari, tuttora da vedere come risolvere, ma d'altra parte non si tratta di sentire l'odore del suolo natìo, bensì di far piacere al capo, che è più impellente come bisogno!

@il polva: abbiamo pensato anche a un business locale di Lampredotto, che sicuramente renderebbe meglio del designer, ma ho un po' paura che finisca così http://www.youtube.com/watch?v=kyQ6s_qJNJM

Comasia Fischetti & Nadia Spinosa ha detto...

DEVO DIRE CHE L'IMPRESA è ALQUANTO ARDITA! COMUNQUE TANTO DI CAPPELLO SE DAVVERO RIESCI A CUCINARE IL LAMPREDOTTO COME FANNO I TUOI COMPAESANI! PENSA TU CHE DIETRO AI LAMPREDOTTARI C'è UN'IMPRESA CHE FORNISCE LE INTERIORA GIà PRONTE PER ESSERE COTTE O ADDIRITTURA PRECOTTE, QUINDI...DAVVERO,
IN BOCCA AL LUPO!
VABBè CMQ PENSO CHE NON Lì DELUDERAI...SE NON HANNO ASSAGGIATO GIà QUELLA VERA TOSCANA! :-) HIHIHIHIHIIII DAI DAI CHE C'è LA FAI!