lunedì 29 agosto 2011

In Belgio


Si riparte, questa volta per un soggiorno breve: sono in Belgio, a Kortrijk, ospite del Howest College per una settimana di corso estivo di prototipazione. Furbi i belgi: hanno una scuola enorme, con dei laboratori che nemmeno la Fiat, nel bosco, e organizzano i corsi estivi per far giocare i bambini poveri con i loro balocchi. E il bello è che te li fanno usare anche senza tenerli in mano loro.
La sistemazione merita di essere raccontata: arrivo verso le sei di pomeriggio, e mi viene incontro Bart, tuttofare con un braccio solo, che fa più cose di me con due, in maglietta nonostante il vento del nord. Mi dice "questo è il martello, laggiù puoi piantare la tenda, e quando hai fatto torna qui che abbiamo le salsicce sul fuoco". Sì perchè gli ospiti della scuola estiva, essendo i nordici gente di spirito, alloggiano in tenda proprio davanti all'istituto. Per cui ho sorvolato sul fatto che ci fossero dieci gradi scarsi, e ho piantato la mia tendina su due metri quadri di terra che sembrava aver preso un po' più di sole, come attestavano i funghi sui quali adesso dormo. Scuola estiva un tubo, si dorme vestiti da sci...
Per il resto, i miei compagni di corso sono una quarantina, e arrivano da tutta l'europa, con buona prevalenza tedescofona. A sentire i meticolosissimi organizzatori, che ci hanno illustrato il programma senza tralasciare nemmeno le pause caffé, in questa settimana dovremmo sperimentare tutte le meraviglie di prototipazione rapida e meno rapida che il Belgio ha da offrire: stampanti 3d, schiume, metalli, tessuti, tagli laser, stereolitografia, astronavi, e soprattutto birra dei frati trappisti. Che vivevano nei monasteri e pregavano a giornate, ma di stare al mondo se ne dovevano intendere parecchio, a sentire come gli viene la birra.

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