domenica 12 dicembre 2010

The Lampredotto connection (part 3)


E Lampredotto fu. Dopo un mezzo pomeriggio di preparazione, lavaggio, riduzione di una cucina al set di un film splatter, e quattro ore di cottura, il Lampredotto, alfiere della cucina povera fiorentina, è stato divorato con gioia e commenti entusiastici di approvazione. Segue la cronaca di un sabato all'insegna della cucina rustica.
Con gli occhi eccitati di un bambino che entra in un negozio di giocattoli, venerdì scorso Marcel mi ha annunciato l'arrivo dell'ormai mitologico Lampredotto, fissando per la sera seguente la cena tanto attesa e tanto chiaccherata. Di buon'ora mi sono quindi presentato a casa sua ieri pomeriggio, trovandolo alle prese con uno spettacolo che avrebbe turbato diversa gente: un'enorme stomaco di mucca, l'abomaso per la precisione, del peso poi appurato di 3,2 Kg, giaceva in ammollo dentro il lavandino colmandolo di un terzo abbondante. Nonostante la mia ostentata sicurezza nei confronti dell'animalesco organo, a malapena ho trattenuto i dubbi circa il da farsi, visto che mai in vita mia mi ero trovato a dovermi confrontare con un'oggetto simile, né tantomeno avevo chiaro come l'avremmo reso commestibile. Tuttavia armati di coltello, forza di volontà, e un robusto bruschino di legno, nel giro di un'oretta l'informe ammasso organico è stato redento alla pulizia, e stipato in due grosse pentole assieme a quattro carote, pomodori e altri ortaggi assortiti, per poi essere lasciato bollire la bellezza di quattro ore filate.
Alle ore 19, orario standard per la cena olandese, il Lampredotto ha fatto il suo ingresso sulla tavola di casa Jansen accompagnato dalla salsa verde lasciata nel congelatore dalla mia mamma, e dallo sguardo perplesso dei due impuberi figli di Marcel che si sono automaticamente trasferiti sul divano dicendo di essere già sazi. Per la verità in seguito si sono convinti anche loro ad assaggiare il tanto decantato piatto, dando poi parere positivo, e regalandoci dunque il successo anche nella prova da noi immaginata più ardua.
Il dado era tratto, le bottiglie di vino vuote, le facce soddisfatte e appesantite dalla grappa, alle dieci cala il sipario sulla prima olandese del Lampredotto.

1 commenti:

maurizio il polva ha detto...

che dire, l'onore pare salvo, i confronti col lampredotto mitico di via gioberti appare improbabile e quindi va bene così, tutto sta a vedere se vorranno ripetere l'esperienza........