sabato 22 gennaio 2011

Tempeste di cervelli, bufere di idee.

Venerdì scorso ho ricevuto un regalo speciale di arrivederci dallo studio: una sessione di brainstorming sul mio progetto OpenMaji. Per chi avesse problemi con le lingue anglosassoni, il brainstorming è quella pratica di gruppo nella quale si riuniscono delle persone intorno a una parete bianca, e si discute di un certo progetto sparando più idee possibile, anche senza un nesso apparente. Il tutto è pratica comune negli ambienti dove il design è una tradizione, un po' meno a casa nostra dove ancora nelle università si tende a immaginarlo come qualcosa di appartenente a mondi ultraterreni. Questa breve spiegazione onde evitare che qualcuno pensasse a una versione esterofila del bungabunga.
Ci siamo quindi riuniti armati di birre come s'impone ogni venerdì pomeriggio, ho presentato il progetto, e quindi ci siamo dedicati per un paio d'ore a trovargli tutti i difetti e i miglioramenti possibili. Devo dire che superare l'imbarazzo nel vedere che il tuo progetto presenta dei dettagli migliorabili ha richiesto qualche minuto, ma senza dubbio la parte più importante del nostro lavoro è quella di correzione dei progetti, quindi perchè preoccuparsene? In fondo eravamo lì apposta per trovare dei difetti, e progetti senza difetti ancora non se ne sono mai visti.
Confesso che prima di iniziare mi ero sentito addosso un misto di emozioni piuttosto forti, dalla paura di non riuscire a sostenere una discussione così complessa in inglese, al timore di non spiegare chiaramente, all'eccitazione di mostrare qualcosa di mio ai miei colleghi, eccetera. Poi invece la birra e l'ambiente ormai familiare hanno fatto sì che dopo poco non mi accorgessi nemmeno più di parlare una lingua diversa dalla mia, e il tutto è andato avanti liscio e senza intoppi. Ho provato una sensazione di realizzazione a presentare i nostri otto mesi di lavoro, come quando si riportava a casa il compito delle elementari, e dopo due ore il risultato dei nostri sforzi è una parete piena di idee, sketch, battute. A breve caricherò il video riassuntivo di tutta la session, compresso adeguatamente, non temete.
Edit: il video si è dimostrato pesante come il baccalà alla livornese, decisamente troppo per il mio macbook che ha fatto il gesto dell'ombrello alla vista della mole di lavoro, per cui il racconto visivo della session è rimandato a migliori risorse informatiche. Nel frattempo posto un articolo ricevuto pochi giorni fa, circa l'importanza della autocorrezione dei progetti e delle pratiche di revisione di gruppo. Recommended.


0 commenti: