martedì 2 settembre 2008

Mille splendidi soli


Domenica 31 Agosto, ore 11: saluto i miei due amici Cate e Marco in partenza per Amsterdam, e mi appresto a godere di un bene che in Olanda acquista i contorni della vera e propria rarità, al pari dell’acqua in un villaggio del Sudan: il sole. Dopo una settimana di cielo grigio sono ormai convinto che la confidenza che gli olandesi hanno con questo pianeta sia talmente bassa che i bambini imparano come si chiama in terza media. D’altra parte, la differenza fra una giornata di sole e una di pioggia è talmente evidente che balza agli occhi: con il sole tutto diventa colorato, e i posti che ieri sembravano usciti da un film in bianco e nero di Welles, oggi vivono una nuova vita, a colori.
Fatto sta che oggi c’è il sole, e bisogna sfruttare la ghiotta occasione, ovviamente raccogliendo lo zaino, due panini, l’ipod e altri accessori adatti al ristoro della mente, e andando a sdraiarsi in mezzo al parco dell’Euromast. Ci passo una buona mezza giornata, immerso nel profumo della carne sui barbecue delle famiglie presenti, nelle grida dei bambini e nei miei pensieri. A metà pomeriggio, già adeguatamente tostato dal sole, una musica a tutto volume e un rumore di motori da corsa mi spingono in fondo al parco, sul porto, dove scopro con sommo piacere un raduno di auto d’epoca americane, delle quali trovate varie fotografie nell’album. Passo poco più di un’ora ad aggirarmi in questo tripudio di cromature, giacche di pelle, tatuaggi e sgommate fumanti, in compagnia di enormi ominidi che di tanto in tanto mi salutano con un “Hi, man!” facendomi sentire una comparsa di un telefilm americano anni ’70.
Rientro nella realtà con una cena in compagnia dei nuovi inquilini dell’appartamento che per mesi è stato di Isacco e Filippo, appena arrivati per un anno di erasmus. Non nascondo la mia invidia per loro, ma nemmeno la compassione per l’inverno che li aspetta, che a giudicare dall’estate deve essere tutt’altro che mite. Ovviamente questo passaggio di consegne ha comportato che i miei due compagni di avventure adesso aspettino a casa mia la partenza per l’italia insieme ai loro effetti personali, in una sorta di ritiro spirituale tutto italiano prima di scrivere la parola fine nel diario della loro esperienza all’estero.

2 commenti:

musoditinca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
musoditinca ha detto...

grazie banko...
...ho appena scritto la parola "fine".
but every end has a new beginning

....